Perché sono importanti le scelte che facciamo ogni giorno?
In questa sezione del blog si parlerà delle attività quotidiane che influenzano il nostro benessere psicologico: dai pensieri che formuliamo, all’alimentazione, al sonno, all’esercizio fisico e alla gestione dello stress. Ogni ambito sarà esplorato nei suoi aspetti positivi e negativi, per evidenziare come anche le abitudini più comuni possano avere un impatto significativo sulla nostra salute mentale. L’obiettivo è mettere in luce quanto sia importante – ogni giorno, anche attraverso le piccole scelte – prendersi cura di sé in modo attivo e consapevole. Infine, verranno proposte strategie concrete per cambiare prospettiva, e con essa, migliorare la qualità della propria vita.
IL BENESSERE NELLA QUOTIDIANITÀ
Dottoressa Adriana Carducci
5/4/20254 min read


Nella società odierna, i ritmi frenetici impongono stili di vita irregolari guidati da una fretta pressante che impone agli individui la necessità di dare priorità ad alcune attività piuttosto che ad altre.
Così, la scadenza per la consegna di un progetto lavorativo o scolastico, diventano più importanti del dormire sufficientemente, di prepararsi un pasto adeguato, di svolgere attività fisica, essendo spesso considerate attività meno rilevanti.
L'obiettivo di questa sezione del blog è quello di spiegare, attraverso le numerose evidenze scientifiche presenti in letteratura, che in realtà sono attività fondamentali per il funzionamento dell'essere umano e per un suo sviluppo pieno e appagante. In particolare, verranno analizzate cinque principali "attività" quotidiane (pensiero, alimentazione, esercizio fisico, sonno e stress) presenti nella vita di ognuno di noi, in modo da valutarne gli effetti positivi e negativi sulla base delle evidenze scientifiche già presenti in letteratura. In conclusione, ho individuato una serie di strategie che consentirebbero di passare da una prospettiva negativa ad una prospettiva positiva.
Si partirà con un'introduzione al funzionamento della mente e del modo in cui si generano i pensieri, partendo dalla definizione del neurone, fino ad arrivare ad una proprietà significativa del cervello: la plasticità sinaptica, che rappresenta la proprietà neurobiologica alla base di apprendimento e memoria, poiché consente al sistema nervoso centrale di modificarsi e ristrutturarsi sulla base delle connessioni neuronali instaurate. Successivamente, si introduce il concetto di psicologia positiva, definendo le caratteristiche principali di cui essa si compone e gli elementi chiave, quali il pensiero positivo, l'ottimismo e la resilienza. Infine, si propone una serie di studi scientifici che hanno dimostrato gli effetti del pensiero positivo e negativo sul cervello e sulla salute fisica e mentale degli individui.
Successivamente, il focus si sposterà sull'alimentazione e sull'importanza di assumere attraverso essa i giusti nutrienti per un sano sviluppo, in un percorso che dimostra gli effetti positivi di un corretto nutrimento e gli effetti negativi della malnutrizione per l'intero arco di vita dell'individuo, partendo da quando non è altro che un feto nella pancia della madre, fino all'età più avanzata. In seguito, verrà esplorato il ruolo del microbiota e dall'asse che dall'intestino comunica con il cervello e viceversa, mostrando quanto il suo corretto funzionamento generi benefici in diversi disturbi, tra cui: autismo, depressione maggiore, ansia, schizofrenia e disturbo bipolare. In conclusione, si procederà ad un'analisi veloce dei principali disturbi alimentari e in particolar modo dell'anoressia nervosa.
In seguito, l'argomento centrale sarà rappresentato dall'esercizio fisico, partendo dalla premessa che cervello, emozioni e corpo non sono da considerarsi come entità separate e indipendenti, bensì come strettamente correlate e perfettamente in grado di comunicare e di influenzarsi a vicenda. Dunque, verrà esplorata l'importanza dello svolgimento costante di attività fisica e degli effetti che essa ha sul sistema nervoso, sul sistema immunitario e sul sistema endocrino, partendo dai benefici che derivano dal praticare esercizio fin dall'infanzia e di come questo possa predire lo sviluppo di maggiore salute fisica e mentale nella vita adulta. Per concludere, verranno presentati degli studi scientifici che hanno dimostrato come esercizio fisico, sonno e alimentazione siano strettamente correlati tra loro e si influenzino a vicenda.
Un'altra funzione fondamentale per il corretto funzionamento dell'organismo è il sonno. In una prima parte verranno trattate le funzioni e la struttura del sonno, definendo in particolar modo i meccanismi che ne sono alla base, studiati attraverso l'elettroencefalografia e la polisonnografia. Entrando più nel dettaglio, si definirà la distinzione tra sonno REM (Rapid Eye Movement) e sonno SWS (Slow Wave Sleep), e come entrambe concorrano in maniera differente allo sviluppo di un sonno sufficiente e adeguato. A seguire, saranno presentati una serie di articoli scientifici che hanno dimostrato come gli individui sarebbero propensi a dormire molte più ore, se non fossero costretti da ritmi e schemi sociali determinanti, e soprattutto come, la durata e l'efficienza del sonno siano in grado di definire e influenzare, non solo lo stato di veglia, ma anche la salute psico-fisica degli individui. Per concludere, verranno trattati i disturbi del sonno e i loro correlati neurobiologici.
Un altro argomento chiave è sicuramente lo stress. Che sia per interesse professionale o per semplice sentito dire, la maggior parte degli individui è a conoscenza del fatto che lo stress eccessivo è dannoso per l'organismo, ma quanto male può fare davvero? Questa è una domanda a cui molti studiosi hanno tentato di dare una risposta, definendo dapprima le principali tipologie di stress (acuto, cronico, fisico e psicosociale), successivamente il modo in cui si produce lo stress nel cervello (via nervosa e via ormonale), e infine, tentando di definire quali siano le sue conseguenze sull'individuo. Lo stress, infatti, è un meccanismo capace di rompere l'equilibrio omeostatico dell'organismo e di generare differenti effetti negativi che variano sulla base della latenza, della durata e dell'intensità dello stimolo stressogeno, su tutta una serie di funzioni svolte dall'organismo: funzioni cognitive, sistema gastrointestinale, sistema endocrino, sistema cardiovascolare e sistema immunitario.
In conclusione, si offrirà una visione pratica della possibilità di cambiare prospettiva, realizzando quell'empowerment psicologico necessario che permette all'individuo di raggiungere un maggiore benessere individuale e sociale. Nella prima parte di questo capitolo, si risponde ad un quesito fondamentale che chiunque si è posto almeno una volta nella vita: "E' davvero possibile cambiare? Chi nasce tondo, può morire quadrato?" Ebbene, gli studi condotti sulla plasticità cerebrale ci rivelano che non solo è possibile cambiare, ma che la nostra intera esistenza, a partire dal funzionamento del nostro cervello, è costruita appositamente per evolversi e adattarsi agli stimoli ambientali più disparati. L'essere umano, è quindi, in continua evoluzione, che lo si voglia o meno, che ci si diriga verso una direzione migliore o peggiore. In particolare, questi cambiamenti si verificano attraverso scariche neuronali che da un neurone passano all'altro, creando delle connessioni e attivando in questo modo zone specifiche del cervello.
A questo punto, si introduce la prima strategia in grado di modificare l'attivazione di queste zone del cervello: la psicologia, che, sfruttando i principi della plasticità cerebrale, consente all'individuo di "disimparare", rompere le connessioni disfunzionali rafforzate nel corso degli anni, e di re-imparare, e quindi creare nuove connessioni neuronali capaci di migliorare la qualità della vita dei soggetti a partire dal modo in cui questi pensano a sé stessi e al mondo. Una seconda strategia è la mindfulness, un tipo di meditazione che permette agli individui di evolversi acquisendo maggiore consapevolezza su sé stessi e sui propri pensieri, accettando gli eventi così come arrivano e imparando a comprendere che la valenza positiva o negativa di un evento, dipende principalmente dal modo in cui si reagisce all'evento stesso. Infine, altre strategie utili per produrre un cambiamento interno negli individui, riguardano le terapie occupazionali, processi riabilitativi che, sfruttando il "fare" e le attività che vengono svolte quotidianamente, permettono di promuovere la salute e il benessere psico-fisico degli individui.
CONTINUA.
